Professione psicologica e Smart working: una prima riflessione dopo un anno di pandemia

Lo scoppio della pandemia di COVID-19 nel marzo 2020 ha comportato un massiccio ricorso agli strumenti tecnologici per svolgere le attività lavorative da remoto in modalità on line tramite internet. Lo “smartworking” o la “modalità di lavoro agile” ha coinvolto ampi settori: scuola, formazione, lavoro d’ufficio, consulenza solo per citare alcuni contesti; anche la professione psicologica, nei suoi vari aspetti, è stata coinvolta in questo processo. Anche durante i mesi più duri di marzo e aprile, gli psicologi hanno potuto esercitare la professione in presenza, poiché ricadevano all’interno delle categorie autorizzate ad operare durante il lockdown, fermo restando il rispetto scrupoloso delle misure sanitarie emanate dal governo. Attualmente la possibilità di visitare in presenza (novembre 2020) è consentita con obbligo di mantenere tutte le misure sanitarie prescritte, ivi compresa l’obbligo di indossare la mascherina all’interno degli studi professionali. Gli Ordini Professionali hanno integrato queste disposizioni di legge con delle raccomandazioni. Nello specifico invitano a sostituire le attività professionali in presenza con quelle on line ogni volta che è possibile, a rimandarle quando non hanno carattere di urgenza e a svolgerle in presenza solo quando non sono sostituibili da modalità in remoto (internet, telefono) e hanno carattere urgente/inderogabile. In generale è fortemente suggerito l’impiego di modalità in remoto e si lascia di fatto valutare al singolo professionista il carattere di urgenza e non differibilità di una prestazione. La rapida evoluzione dell’epidemia ha pertanto comportato un massiccio ricorso agli strumenti di smartworking e allo svolgimento di consulti psicologici e sedute di psicoterapia in modalità online.

E’ quindi opportuno interrogarsi sull’efficacia di questo nuovo modo di condurre la professione psicologica in molte delle sue espressioni e di confrontarla con le modalità classiche.

In realtà le consultazioni psicologiche on line sono state valutate già da una decina di anni.

E’ del 2014 un dettagliato documento  dal titolo: “Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web” redatto dall’Ordine Nazionale degli Psicologi.

Lo studio si sofferma in modo puntuale sull’efficacia di un trattamento psicologico on line, mettendo in luce come siano fondamentalmente dogmatiche le voci che mettono in dubbio la possibilità di avvalersi di queste nuove modalità.

All’estero già diversi studi si sono occupati del problema (Anderson, 2016) facendo analisi comparative e producendo risultati che confermano l’efficacia dei trattamenti on line per molte condizioni psichiatriche.

In Italia la situazione era invece ancora incerta principalmente per motivi di tipo normativo o per una maggior arretratezza delle infrastrutture telematiche che impedivano a monte la possibilità di usufruire di servizi on line (la stessa situazione che si è presentata durante la pandemia con la didattica a distanza).

Attualmente i forti motivi di necessità hanno spinto velocemente all’aggiornamento della prassi psicologica in direzione dell’intervento on line. Tuttavia possiamo riscontrare come tale modalità possa costituire una valida alternativa alle modalità tradizionali senza inficiare l’efficacia del nostro lavoro.

Abbiamo inoltre notato come la flessibilità nell’intervento on line determinata da fattori come la non necessarietà di spostarsi e quindi il maggior tempo a disposizione del professionista e del paziente, hanno agevolato i casi di urgenza, fino a poco tempo fa spesso mediati solo telefonicamente. In questi casi infatti la modalità on line permette un intervento più effettivo e rapido di quello tradizionale.

Bibliografia:

Andersson, G., Internet-delivered psychological treatments. Annual Review of Clinical Psychology, 12,157-179, 2016.

Ordine Nazionale degli Psicologi (2014). Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web.

Consultabile al seguente url: https://www.psy.it/wp-content/uploads/2015/04/Atti-Tipici_DEF_interno-LR-1.pdf

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